1. |
Male Di Vivere
08:19
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Non ha più senso
stare al mondo
chiudersi in se
per sempre
Cade la neve
Il cielo piange
solo cammino
e non so il perché
male di vivere
in un mondo di bugie
ragione oscurata
e fiumi di lacrime
senza un quando
corriamo all'unisono
verso la fine
di uomini ed anime
Non vedo luce
sotto ai miei passi
guardo avanti
non c'è più niente
sento ormai il peso
dell'esistenza
che schiaccia pesante
l'essere umano
male di vivere
in un mondo di bugie
ragione oscurata
e fiumi di lacrime
senza un quando
corriamo all'unisono
verso la fine
di uomini ed anime
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2. |
Non Titolata
06:48
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Su un filo sottile
io marcio ballando
le note di un inno al passato
mi sento ormai perso nel nulla
ed il corpo in bilico
ne è devastato
Stringo ora in man la coscienza
che un uomo da solo
ferisce sè stesso
e cerco invano una luce
scambiando il dolore
per tenero amplesso
Quando nel cielo
la luna s'innalza su
splendidi raggi d'argento
la voce che resta
spezzando il silenzio
emette un solo lamento
In trepida attesa
che questo finisca
perdo pian pian la speranza
Compagna di giochi
ho solo la debole
luce che irradia la stanza
E più parlo agli altri
più parlo a me stesso
son saturo del mio vociare
nel antro marcente
dell’ego mio spento
mi chiudo e non voglio tornare
E grido più forte che riesco
strappando la tela
che copre il mio corpo
la tela che per lunghi anni
ha difeso l'essenza
di un uomo già morto
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3. |
Intermezzo
04:06
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La percezione di ciò che mi circonda lentamente si distorce.
Ogni angolo della stanza diventa più buio, ed ogni parete si restringe intorno al mio corpo esausto.
Il vento entrando dalla finestra mi sfiora le carni. Crescono farfalle di fumo. La sigaretta caduta a terra continua a bruciare l'ossigeno.
L’inconsistenza dell’aria mi colpisce. Violentemente. Fino a darmi la nausea. Alle troppe voci che ho sentito finora, rendo giustizia con il silenzio. Le lacrime incidono il viso, il respiro si dilata nel tentativo di narcotizzare un animo fatto a pezzi. Le mani tremano, lo sguardo cerca una via di fuga. Il nulla riempie le giornate, che lente e monotone si susseguono, portando nient’altro che noia. Il pensiero si atrofizza. Il mio corpo è una forma vuota in cui la mente si è persa. Immerso nel mondo, rimango da solo.
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4. |
Mono
06:47
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Il cosmo che vi ha generato
immobile resta a guardare
gli inutili corpi reietti
dall'utero all'inumazione
Mono
Mono
Mono
Dannato sia l'uomo che vive
con gli occhi rivolti all'interno
beato tra i sogni che insegue
strappatigli fin dal principio
Mono
Mono
Mono
A voi che siete inchiodati
a croci di legno marcente
il cosmo vi ha rifiutati
il cosmo vi ha rifiutati
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5. |
Epitaffio
08:46
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Seduto in un buio ancestrale
racconto la storia di un uomo
i vermi mangiando le carni
lo lasciano sempre più solo
Disteso egli sta in una cassa
di umida terra coperta
rivive i suoi ultimi istanti
di inutile vita esaurita
Baciata la terra d'estate
col corpo ormai freddo e fermo
saluti da lacrime amate
attende ora il corpo l'inverno
Tagliando il cordone del tempo
l'uomo dal viver si stacca
sospeso nel vacuo silenzio
La vita il suo corpo rigetta
Nel grembo del vacuo silenzio
da dove egli è nato ritorna
la terra lo copre pesante
silenzio.
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